Quando un cliente ci mette la faccia, si ha la certezza che si è fatto un ottimo lavoro: Salvatore Secondulfo della OP Secondulfo, leader di settore, ci ospita in uno dei due stabilimenti aziendali ed espone i vantaggi ottenuti grazie alla tecnologia ozono in fase di frigoconservazione.
POFACS (Prodotti OrtoFrutticoli ad Alto Contenuto di Servizio) è il progetto promosso dal MIUR al fine di sviluppare nuove soluzioni di valore nel settore ortofrutticolo italiano.
Nelle giornate 27-28 giugno si è svolto il primo meeting in presenza del progetto POFACS. Il nostro intervento nel relativo workshop, organizzato presso il CREA di Pontecagnano Faiano (SA), ci ha visti esporre i lavori fin qui eseguiti in termini di ricerca industriale e sviluppo sperimentale.
Nello specifico le attività di interesse hanno riguardato interventi innovativi in preraccolta per migliorare la sicurezza dei prodotti e innovazioni di processo in postraccolta per la produzione di ortofrutta ad alto contenuto di servizio.
Sempre più aziende comunicano l’uso di ozono nei loro processi: l’esempio dell’OP Ancona.
I prodotti che normalmente acquistiamo ci forniscono molte indicazioni su caratteristiche e processi che li vedono protagonisti. Dal “Non contiene X” al “Con aggiunta di Y” passando per “Proveniente direttamente da… Z”. Allo stesso modo, l’ozono si inserisce in questo contesto di indicazioni ad alto valore aggiunto, in termini di sicurezza e qualità. Le caratteristiche di questo gas, applicabile in diverse fasi della filiera, permettono al consumatore e a tutti gli stakeholder del comparto, di poter usufruire di un alleato in più per la corretta gestione e utilizzazione delle risorse agroalimentari.